Azimut Modena vince 3-1 su Asseco Resovia, passando il turno di Champions League ed avvicinandosi sempre di più alle finali perugine. Il primo set parte subito con il vantaggio dei gialloblu, riagganciati da Resovia sul 13-13. Ma gli innumerevoli errori al servizio consentono a Modena di poter concludere in vantaggio il set, seppur il fallo di Travica in battuta abbia riportato gli equilibri 23-23. Due punti firmati Ngapeth e si passa al secondo. Resovia parte subito avanti, con un 3-0 colmato dalle battute di Le Roux. Di nuovo parità con Ngapeth che colpisce accidentalmente Perrin in battuta e sorpasso Modena 8-7 grazie al salvifico video-check, che riafferma in il servizio di Vettori. Ma Resovia non molla alcun colpo ed è di nuovo 13-13, con Shops al servizio ed Ivovic che cecchina. Il secondo set prosegue e si conclude con il dominio di Resovia, aiutata dalla totale perdita di punti di riferimento e competenze avversarie. Nel terzo riparte Resovia in vantaggio 9-6, tra un colpo e l’altro, tra cui Rossini colpito in pieno volto ed un muro insondabile di Mozdzonek. L’agitazione generale porta un cartellino giallo a Perrin mentre Modena si gioca ogni video-check possibile, senza mai poter ribaltare la sorte infausta. Colpo di scena, proprio quando lo svantaggio modenese sembra decretare un futuro certo, Petric al servizio ed il muro di Orduna riportano il 18-18, da cui parte una serie di scambi che si concludono con due colpi di Vettori, attacco ed ace per la vittoria modenese del set. Il quarto si apre subito con la battuta vincente di Ngapeth ma la caparbietà di Shops non lascia troppo spazio, ripristinando un parziale di 11-10. A questo punto Resovia si impone guadagnando qualche punto sul finale del set, con un 22-19 che già fa pensare al quinto. Ma il primo tempo di Holt e le magie in attacco di Ngapeth lacerano ogni certezza siffatta, fino al ribaltamento del verdetto finale.
Siamo fatti di relazioni, in una giungla di amicizie, conoscenze e sentimentalismi che divengono tracce indelebili su una pelle da cui non è possibile dividersi. Cuore in mano e sincerità appagante, ricordiamo tutte quelle #relazioni che comunque, nel bene e nel male, hanno costruito e continuano a modellare la nostra personalità attuale.
DAWID DRYJA (ASSECO RESOVIA R.): primo turno al servizio ed è subito una battuta tesissima, onde evitare dubbi e rassicurazioni. Al pari di quel primo #fidanzatino, accidentalmente rivisto e comunque in grado di destare qualche sgomento generale.
KEVIN LE ROUX (AZIMUT MODENA): difesa di una palla lunga toccata a muro, tentativo di recupero di piede ed un’ultima difesa mano a terra. È l’#amicodinfanzia che ritrovi in quel bar, inaspettatamente, e ti aggiorna su una vita che non ti saresti mai immaginato.
JOCHEN SHOPS (ASSECO RESOVIA R.): ottima tattica di gioco per Shops, non solo in grado di colmare lo svantaggio iniziale del primo set al servizio ma anche variando i colpi con un bagher cortissimo. Il classico #vicinodicasa, sempre capace di stupire tra musica alta, pulizie di prima mattina o litigi a tutto spiano, impossibili da non sentire.
SWAN NGAPETH (AZIMUT MODENA): un inserimento che dà subito spettacolo, con un recupero di pugno di una palla impossibile. E per tutti si dipinge subito un’espressione sorpresa, come al ritrovo del #compagnodibanco delle elementari rivisto dopo anni.
MARCIN MOZDZONEK (ASSECO RESOVIA R.): palla in aria dopo una difesa ed è subito panico per un centrale che, appena sceso da muro, ne ha perso completamente la traiettoria. Testa tra le mani e ritiro difensivo, come quando ci si ritrova sullo stesso marciapiede dell’ #insegnanteliceale da odi et amo.