World League – Paropagelle di Italia-Iran. Tema: Pirati dei Caraibi

La World League con tappa a Pesaro si concede benevola per l’apertura delle danze della nazionale italiana, che vince 3-0 sull’Iran. Gli azzurri partono in vantaggio 4-1, con l’aiuto della rete, complice di un servizio vincente. Ma si fa subito buio sul campo italiano, con Ebadipour e Ghafour che mettono a dura prova il sestetto. A questo punto è Lanza a farsi carico dei compagni e risolleva le sorti negative di un percorso ad ostacoli. 23-21 Italia ma Ghafour riavvicina la propria squadra ad un risultato più desiderabile. Chiude Vettori in ace e l’Italia tira il prima sospiro di sollievo. Nel secondo set l’Iran riparte più aggressivo che mai, imponendosi 6-3. L’italia prova a reagire ma sbaglia ancora qualcosa di troppo. Candellaro e Lanza riportano finalmente il 9-9, mente Colaci deve fare una gran fatica per contenere in ricezione i servizi avversari. Ghafour continua a mettere palla a terra e l’Iran riguadagna il 14 pari. Ma il muro di Giannelli riapre uno spiraglio di luce, tramite cui l’Italia si riporta avanti 18-14. Ebadipour torna di nuovo molto efficace in difesa ma il punto che l’Iran regala con un attacco out consente all’Italia di portare a casa anche il secondo set. Il terzo set parte nel dramma per gli azzurri, sotto 3-0. Poi Vettori, Candellaro e Lanza regalano in sequenza un contributo positivo ciascuno, per il 4-4. Al centro gli attacchi iniziano a funzionare ma calano di nuovo le tenebre con gli attacchi out di Vettori e Lanza. L’Iran allunga con il muro di Gholami ma l’Italia tira fuori tutta la grinta latente e non molla più una palla, 21-21. Da qui si ripropone la grande Italia di cui tutti vogliamo conservare il ricordo, che con convinzione conquista il terzo set ed il match.

 

Capitani di velieri maledetti, pirati più o meno in cerca di un tesoro su qualche isola del Pacifico, oggi nessuno è escluso dal richiamo della Perla Nera. Trasformiamo i nostri azzurri nei #PiratiDeiCaraibi.

 

FILIPPO LANZA (ITALIA): i primi punti sono subito uno spettacolo, carichi di grinta e portamento. Solleva poi i compagni in un momento di buio nel corso del primo set, didatta nell’arte della difesa. #ElizabethSwann, nobildonna dai toni gentili ma di mentalità decisamente indipendente.

GHAEMI FARHAD (IRAN): quando il servizio diventa un vero e proprio attacco, lui ne fa le veci; un bombardiere da fondo campo, il #barbarossa della situazione.

SIMONE BUTI (ITALIA): tre attacchi out consecutivi non fanno per niente bene al morale generale. Per questo la murata netta di Buti è acqua fresca in un deserto soffocante. #JackSparrow, in quanto Capitano della Perla Nera.

MAROUFLAKRANI MIR SAEID (IRAN): difendere un attacco ad una mano e poi sentire il fischio dell’arbitro per l’invasione del proprio compagno non dev’essere granché. #Beckett, quel governatore delle Indie Orientali che non risparmia nulla ai propri nemici.

SIMONE GIANNELLI (ITALIA): anche stavolta, le difficoltà sono incipit di una nuova storia. Attacca di seconda intenzione, anche quando la situazione sembra tendere al conservatorismo. Coprotagonista della saga, figlio del pirata sputa fuoco, è il nostro #WillTurner.

 

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