Il Brasile supera l’Italia 3-1 nell’ultimo match della nostra nazionale in quel di Pesaro, nonostante la prestazione italiana possa vantare momenti di performance spettacolari. Evandro Guerra crea fin da subito un paio di problemi e, murato Lanza, il Brasile stacca 10-6. Con la ricezione imprecisa tutto si complica per l’Italia e, nonostante l’ace di Vettori, il Brasile chiude a proprio vantaggio il primo set. Si torna in campo con il 4-1 italiano grazie al turno positivo al servizio di Antonov. Ottimo Giannelli in battuta e difesa, che prepara il vero e proprio spettacolo di Lanza che, altamente galvanizzato, recupera le palle più improbabili, 10-4 Italia. Renan cerca la remuntada con due attacchi vincenti ma lo zampino di Antonov decreta la continuazione del set, vinto dagli azzurri. Nel terzo Lucarelli dà subito un assaggio delle sue diagonali, portando avanti la propria nazionale. Sotto di quattro punti, arriva la reazione dell’Italia coronata da due muri di Buti, uno di Giannelli ed un manofuori di Vettori, che riaprono le danze e consentono il recupero sul 18-17. Nessun sentore di resa, il turno al servizio d Vettori e l’ottimale Antonov in prima linea riportano la partita sul 23-23. I due servizi vincenti di Lucarelli però chiudono il terzo set con avanti il Brasile, con la seconda battuta nettamente aiutata dal nastro che smorza e disarma la ricezione di Lanza. Dal 4-4 nel quarto il Brasile stacca subito 7-4, con Bruno che continua a servire a dovere Evandro Guerra. Ace di Giannelli e piccola reazione dell’Italia con Vettori al servizio, con cui ci si riavvicina 12-10. Il muro di Piano decreta una nuova parità, in compenso l’errore di Lanza al servizio e l’attacco di Evandro Guerra portano nuovamente avanti il Brasile. La situazione inizia a farsi più critica per l’Italia, che guadagna un ace con Sabbi e si assesta sul 21-18. Arriva anche l’ace di Vettori ma ciò non arresta l’avanzata brasiliana che, nonostante il turno in battuta positiva di quest’ultimo che consente una significativa ripresa, riesce a chiudere la partita, portandosi a casa il match.
Chissà, magari alcuni di voi hanno sfruttato questi giorni per varcare i confini internazionali, alla ricerca di luoghi ed emozioni nuove. Qualcuno avrà per caso visitato almeno una tra le #7MeraviglieDelMondo?! Poco male, al massimo le troverete qui!
OLEG ANTONOV (ITALIA): con Vettori ancora indisposto per la difesa, Antonov si prende una bella responsabilità, attaccando in pipe da posto due. Palla viva e vincente, meriterebbe un riconoscimento come la #StatuaDiZeus.
RICARDO LUCARELLI SOUZA (BRASILE): l’enorme aiuto del nastro che smorza il servizio consente l’ace che chiude il terzo set per il Brasile. Diventa così il #FaroDiAlessandria.
SIMONE GIANNELLI (ITALIA): una continua scoperta, dalle risorse inesauribili. Con le difese sulla diagonale degne di un libero, il #MausoleoDiAlicarnasso.
BRUNO MOSSA REZENDE (ITALIA): simbolo di onestà, Bruno non solo palleggia in modo spettacolare ma ammette umilmente i tocchi fallosi del proprio muro. Altro riconoscimento in arrivo, con la bronzea statua del #ColossoDiRodi.
FILIPPO LANZA (ITALIA): recupera pure una palla direttamente sulle tribune, scansando gli spettatori presenti. L’orgoglio del volley, come la #PiramideDiCheope glorifica le imprese del faraone.
EDER CARBONERA (BRASILE): vince il confronto a muro con Randazzo, senza alcun dubbio. Una certezza in prima linea, venerabile quanto il #TempioDiArtemide.
MASSIMO COLACI (ITALIA): anche quest’oggi le difese sono state il suo pane, raccogliendo tutte le occasioni di punto nei paraggi, come si racconta che la regina Semiramide cogliesse rose fresche nei #GiardiniPensiliDiBabilonia.