SEMIFINALE CIVITANOVA-MODENA
Il match parte punto a punto, con il salto di qualità in attacco di Modena poco dopo, avanti 9-5. Argenta gioca su ogni palla e, con Kovar in panchina, l’ace di Holt vale il 21-12, fino alla conclusione del set da parte degli emiliani. Civitanova sembra perdere i colpi anche agli inizi del secondo, fin quando è Sokolov a dare una svolta con l’attacco e la difesa di un pallonetto per l’8-8. Modena avanza 15-12 con due attacchi vincenti di Urnaut mentre Kovar torna in panchina, sostituito da Sander. Argenta cade male da muro ed è costretto ad uscire dal campo per un problema alla caviglia. Dal 23-22 in vantaggio Civitanova chiude il secondo set con il muro e l’ace di Christenson. Ngapeth torna carico nel terzo, riproponendo alcuni tra i suoi colpi più spettacolari ma subendo anche un cartellino giallo. 15-15 dopo ben due punti di Mazzone, da cui però Civitanova riesce subito a prendere il vantaggio e conquistare il set. Il quarto è solo marchigiano, dall’11-7 fino a conclusione del match, mentre Modena non riesce a trovare una reazione.
SEMIFINALE TRENTO-PERUGIA
La Diatec Trentino mostra fin dai primi scambi grandi difficoltà mentre Perugia non molla una palla, per concedendo qualcosa in attacco. Dall’11-11 Perugia primeggia 14-11, grazie ad una difesa molto blindata. Trento continua a sbagliare molti servizi ed il primo set è subito umbro. Nel secondo i trentini sembrano partire con maggiore decisività ma Perugia si impone di nuovo passando da 11-8 a 17-10 fino alla fine del set, con ben due aces di Atanasijevic. Nel terzo subito protagonisti alcuni muri di Anzani, 14-10 Perugia. Vettori colleziona qualche punto sul finale di set, non sufficienti però a cambiare le sorti del match.
FINALE CIVITANOVA-PERUGIA
Nel primo set il gioco è tutto nelle mani di Civitanova, con Cester e Juantorena a dirigere la prima linea. Dal 13-7 per Civitanova il divario è ormai troppo ampio e Perugia deve accettare la falsa partenza. Nel secondo Sokolov sembra voler sostenere lo standard precedente e vittorioso ma Anzani riporta l’11-11, seguito dal 14-13 Perugia dopo un punto spettacolare della coppia De Cecco-Zaytsev. Sull’onda della parità scatta anche il litigio sotto rete tra Atanasijevic e Sokolov, con tanto di cartellino rosso, dopo cui Civitanova perde un attimo il controllo e Perugia fugge, conquistando il set. Il centro perugino continua a fare la differenza anche nel terzo set, a cui si aggiungono le prodezze di Colaci e De Cecco. 13-10 Perugia con Russell che sistema anche le palle più difficili e, nonostante il muro di Candellaro e l’ace di Juantorena, Perugia chiude il terzo. Christenson apre il quarto con alcune giocate d’eccellenza ma Podrascanin spegne subito i fermenti marchigiani. 10-10 con l’ace di Kovar, da cui parte una battaglia punto a punto fino al 19-17 Civitanova grazie ad alcuni colpi spettacolari di Juantorena. Ma Perugia non si perde d’animo e la battaglia è di nuovo aperta dal 22-22, fino a giungere alla decisione arbitrale parecchio contestata che decreta palla a terra un tentativo di difesa di Grebennikov, consegnando così la Coppa tra le mani di Perugia.
In queste lunghe e fredde notti d’inverno i meno discotecari (e forse giovani) avranno pur trovato un altro hobby con cui movimentare il sabato sera. Sfoggiate coperte e the caldi, arrivano le #CarteDaGioco per quel brividino che accende la competizione!
ANDREA ARGENTA (AZIMUT MODENA): la discesa nefasta da muro gli gioca la partita e, almeno per il momento, la caviglia. Un #FanteDiCuori che avrebbe potuto diventare Re, vedendone la prestazione.
UROS KOVACEVIC (DIATEC TRENTINO): tenta il servizio corto nei tre metri ma non va a buon fine. Quel #TreDiQuadri che potrebbe essere più tondo e pieno divenendo Otto, se le sue curve non si fermassero a metà.
ENRICO CESTER (CUCINE LUBE CIVITANOVA): maestrie al muro per lui, sia ai danni di Ngapeth che di Zaytsev, fermati entrambi a dovere. Un muro imponente e amato dai tifosi, l’#UnoDiCuori.
SIMONE ANZANI (SIR SAFETY CONAD PERUGIA): partite d’eccellenza al centro, anche se quel palleggio in cui la palla gli scivola tra le mani risulta difficile da dimenticare del tutto. Quel #NoveDiFiori dato da una prestazione eccellente, accidentalmente macchiata.
SALVATORE ROSSINI (AZIMUT MODENA): in quel salvataggio in extremis ci abbiamo creduto davvero tutti, peccato che poi la palla sia rimasta nel campo di Modena. In ogni caso ci mettiamo un bel #DieciDiFiori, rappresentante del voto.
MATTEO CHIAPPA (DIATEC TRENTINO): quel tentativo di alzata in prima linea si rivela un pò troppo lungo, con la palla che termine praticamente sull’asticella. Il classicissimo #DueDiPicche.
OSMANY JUANTORENA (CUCINE LUBE CIVITANOVA): sarà pure medaglia d’argento ma la prestazione personale merita ben altro. Con quel punto nell’angolo del campo poi non si discute. Un secondo posto che però lo relega al ruolo di #ReginaDiPicche.
ALEXANDER ATANASIJEVIC (SIR SAFETY CONAD PERUGIA): MVP di questa Coppa Italia, senza alcun dubbio protagonista in tecnica e spirito. Lo scettro non glielo toglie nessuno insomma, #ReDiQuadri