Il 1^ round della #superlega in #paropagella: Monza-Verona, Milano-Padova e Trento-Vibo tra piccioni viaggiatori e guide alpine!

VERO VOLLEY MONZA – CALZEDONIA VERONA (14/10)
Si parte con la guerra dei centrali tra Solè e Yosifov. 4-1 Monza, che continua a mantenere la testa avanti con il muro di Orduna. 8-5 Monza mentre Verona sbaglia molto al servizio. Nel frattempo Yosifov si infortuna scendendo male da rete, sostituito subito da Buti. Manavinezhad picchia per Verona ma non basta; dal 16-11 Monza, Verona si arriva al 18-16 con due muri consecutivi ma non riesce a fermare i padroni di casa. Nel secondo si comincia con il muro di Alletti ed è subito il 6-0 Verona. Boyer continua a picchiare sulla diagnonale e Spirito inizia a prenderci gusto anche con veloci al centro, 13-5 Verona. L’ace di Dzavoronok e Giannotti innestano qualche dubbio nella certezza veronese che si annulla totalmente sul 22-21 ma Verona riesce comunque a chiudere il set. Terzo set dalla partenza equilibrata, 6-6, ma Verona non perde occasione di staccare 11-7. Con Botto al servizio Monza riporta l’11-11, con l’aiuto di Dzavoronok che in prima linea sancisce il 15-13 Monza. Un neo-entrato Savani picchia per ben due volte in diagonale e l’ace di Birarelli regala il 18-17 Verona, vantaggio mai mollato fino alla fine del set. 4-2 Monza con muro di Beretta comincia avanti ma Verona non tarda a riprendersi la parità, 7-7. Continua una battaglia punto a punto firmata Dzavoronok e Savani, 11-11. 16-16, 18-18; una parità spezzata dal muro di Sharifi (19-21) dopo cui Verona arriva a chiudere il match.

REVIVRE AXOPOWER MILANO – KIOENE PADOVA (21/10)
Una partenza equilibrata, Milano-Padova si presenta con un 6-6 di benvenuto, fino al sorpasso di Padova (8-11) che sfrutta qualche errore di Milano e uno sveglio Volpato che mette a terra una palla dalla ricezione avversaria troppo lunga. Un’assurda svista arbitrale non sanziona un attacco sulla banda di Padova, che vola 11-16 anche grazie ai marmorei muri di Polo e non fatica a chiudere il primo set (19-25).
Riapre bene Sbertoli il secondo set con un ace, in compagnia del ritorno in campo di Piano, subito pronto a realizzare il primo muro e poco dopo ben due servizi vincenti (8-2). L’aggiunta di parecchi errori padovani portano Milano sull’11-3, fin quando Polo cerca di fermare la fuga lombarda con un paio di punti consecutivi. L’ace di Travica riavvicina Padova che continua a rimanere attaccata grazie alla diagonale di Randazzo (20-19), fino alla parità (22-22). Ma stavolta è Milano a mettere davanti la testa e a prendersi il secondo set. I muri di Padova tornando a farla da padroni nel terzo, imponendo subito un grosso vantaggio dato dagli indiavolati Volpato e Torres (0-4). Milano si risveglia presto, stavolta con gli attacchi di Piano e Maar più l’ace di Tondo (8-9). Dall’11-11 inizia una vera battaglia, con un brutto errore di Basic che consente il 17-17. Muro di Tondo (23-21) e Milano si prende il terzo set.
Riparte bene Milano a muro nel quarto (5-3) ma Padova non molla il colpo, ribaltando il parziale (9-11). Ace di Clevenot per il 12-12, seguito da un ottimo turno al servizio di Tondo fino al 17-15. Il vantaggio milanese viene spezzato dall’ace di Torres (22-22) e si arriva al 26-26, fino all’ace della vittoria milanese.

ITAS TRENTINO – TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA (1/11)
Due punti di Kovacevic giusto per cominciare ma il vantaggio trentino viene subito spezzato da un muro di Mengozzi (3-3). Inizia una battaglia punto a punto fino al 18-13 Trento grazie al servizio di Van Garderen, coronato anche da ben due servizi vincenti. Vibo si arrende così al primo set, con uno svantaggio difficile da recuperare e lo spettacolo della coppia Grebennikov-Kovacevic: il francese alza una pipe perfetta al serbo, che tira a tutto a braccio. Altro ace di Van Garderen in apertura del secondo set, in compagnia di un Kovacevic in gran forma e un grande regalo in attacco di Barreto Silva (7-2). Ace di Vettori, davanti a una Vibo che torna ad essere poco reattiva (14-9). L’ace di Barreto Silva accende qualche speranza e Vibo si riavvicina (18-15) ma per poco; Trento mantiene sempre qualche punto di vantaggio, chiudendo anche il secondo. È lo scambio più entusiasmante del match ad aprire il terzo set e, poco dopo, Vitelli piazza anche un buon primo tempo, a cui risponde immediatamente Lisinac (4-4). Grebennikov non molla una palla (12-10) ma il muro di Mengozzi ribalta il punteggio (12-14). Una nuova battaglia punto a punto parte dal 15-15 al 25-23, fino al decisivo punto trentino che chiude il match.
In un mondo di viaggiatori, che sia per passione o col fine di postare una foto più accattivante su Instagram, nessuno può muoversi senza possedere una minima capacità di orientamento. Dote innata o frutto dell’ultimo apparecchio tecnologico più aggiornato, scopri lo stratagemma che più fa per te (e non ti fermare mai!).

SANTIAGO ORDUNA (VERO VOLLEY MONZA): intercetta la palla in ricezione mentre corre sotto rete. Quando la disperazione assale e si chiede aiuto ad un #passante, giusto abbassando il finestrino e praticamente con la macchina ancora in movimento.

SEBASTIANO SOLÉ (CALZEDONIA VERONA): un gradito ritorno in Italia, specialmente quando non perde l’occasione di schiacciare in pochi metri distanti dalla rete sulla veloce servita da Spirito. Una bella sicurezza, il #piccioneviaggiatore di tutte le rinomate espressioni linguistiche.

NIMIR ABDEL-AZIZ (REVIVRE AXOPOWER MILANO): premiato come miglior realizzato al servizio della scorsa stagione, in questa partita non scende in campo. La #cartina che ogni papà ha sembra usato come unica fonte di indicazione, oggi piegata un attimo nel cassettino.

ALBERTO POLO (KIOENE PADOVA): una chiusura a muro da manuale, che spazza definitivamente le gambe agli avversari. La nostra #edvige dal mondo di Harry Potter; perché, diciamocelo, come porta i messaggi lei, nessuno mai!

UROS KOVACEVIC (ITAS TRENTINO): apre la partita semplicemente punto con il palleggio contro il muro; poi si auto-copre a muro di piede, con il suo solito ed inimitabile stile. La soddisfazione azzeccare una strada al posto dell’ #amico saccente.

TODOR SKRIMOV (TONNO C. C. VIBO VALENTIA): l’arbitro fischia una invasione inesistente e sono subito polemiche. È il post del #passantept.2, quando ti accorgi che la strada suggerita è stata descritta evidentemente a casaccio!

DONOVAN DZAVORONOK (VERO VOLLEY MONZA): l’amarezza dell’avere la palla tra le mani e di perderla con un palleggio sulla rete, subito riscattato con una battuta fortissima. Il gusto amaro legato all’uso dell’ormai inusuale #tomtom che, puntualmente, non conosce le strade nuove.

DANIELE DE PANDIS (CALZEDONIA VERONA): difesa di petto, tanto inaspettata quanto precisa! Quando ti illumini e finalmente accendi il #navigatore sul telefono, che risolve ogni problema!

STEPHEN MAAR (REVIVRE AXOPOWER MILANO): il punto più fortunato del match lo realizza lui, con un pallonetto che cade in campo tra lo stupore generale dei presenti. La classica gioia di quando imbrocchi la strada giusta così, per pura #fortuna.

MAURICE A. TORRES (KIOENE PADOVA): sul finale del secondo set tira una sassata contro cui il povero Pesaresi, pur sulla buona strada della difesa, nulla può. L’incredibile storia di quando trovi un #benefattore che ti accompagna direttamente alla tua meta.

DAVIDE CANDELLARO (ITAS TRENTINO): se sei centrale e difendi ben due attacchi, il primo a stupirsene sei tu! La stessa emozione dell’essere una #guidaalpina sui sentieri di montagna!

CARLOS E. BARRETO SILVA (TONNO C. C. VIBO VALENTIA): un bel braccio, una buona risorsa da tenere presente. Peccato per la discontinuità, al pari di affidarsi a delle #orme sulla sabbia.

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