AZIMUT LEO SHOES MODENA 0 – 3 ITAS TRENTINO
Trento si presenta superiore in tutti i fondamentali, murando e difendendo Zaytsev fin dagli inizi (1-6). Solo una prima diagonale da posto quattro riesce a sbloccare la stasi dei modenesi (3-7), che piano piano ricarica le batterie (9-11). L’ottimo servizio di Russell riesce però a creare un ampio divario (10-15) mentre Modena chiama in causa Zaytsev. Velasco si gioca allora la carta Christenson sul 14-20, a cui Trento risponde con un infermabile Russell sotto tutti i fronti (18-22). Chiude Vettori il primo set, davanti a una Modena non ancora in partita. Modena torna in campo chiamando di nuovo a gran voce Zaytsev in prima linea (2-4) e reagendo con una difesa ben salda, a cui si aggiunge l’ace di Mazzone (9-11). Velasco ora prova a mettere in campo Pinali oltre a Christenson ma Trento alza il livello di gioco con due muri a uno di Vettori (14-18). Sul finale Modena perde del tutto la concentrazione (14-22) e Trento si porta sul 2-0. 5-5 nel terzo, poi Trento schiaccia l’accelerato a muro (5-9). 12-11, con qualche errore di troppo dei trentini che regalano importanti opportunità ai padroni di casa, per la prima volta avanti. 19-19, il set continua punto a punto, fino al turno al servizio di Codarin che crea un primo stacco (20-22) e l’allungo definitivo che chiude il match 3-0 per Trento.
Ormai prossimi alla zona playoff, iniziano i primi turbamenti interiori: chi incontrerà chi? E le future semifinaliste? Riuscirò a vedere tutte le partite? Quando l’agitazione sale, ciascuno somatizza a modo suo; alla scoperta dei mille e uno modi con cui vivere l’#ansietta!
SIMONE GIANNELLI (ITAS TRENTINO): pallonetto indietro, realizzato appena al secondo punto del match. Possiamo ben dirlo, a lui non capita quasi mai di avere le #manisudate.
MAXWELL P. HOLT (AZIMUT LEO SHOES MODENA): quando l’attacco non va, anche un centrale può ripiegare sulla difesa. Si presta in copertura a centro campo, non è certo il momento per avere gli #occhilucidi.
AARON RUSSELL (ITAS TRENTINO): prima difende una parallela di Zaytsev, poi saluta la ricezione modenese con un ace. Meglio di così non si può, sono giocate da far #girarelatesta.
DANIELE MAZZONE (AZIMUT LEO SHOES MODENA): legge bene un paio di primi tempi sia di Candellaro che Codarin e si piazza ben pronto, con un muro insondabile. Fermezza e solidità, qui non c’è alcune #tremore alle gambe.
JENIA GREBENNIKOV (ITAS TRENTINO): per quante difese faccia, non si fa mai trovare impreparato a quella successiva. Una sicurezza, come il classico #tuffonellostomaco.
IVAN ZAYTSEV (AZIMUT LEO SHOES MODENA): cercato e desiderato, come una sorgente d’acqua nel deserto. Quando Modena vacilla, ci si rivolge sempre a lui, con quell’ansietta da rendere la #boccaasciutta.