9-6, Modena si presenta con maggiori sicurezze in prima linea. Giannelli in risposta trova due primi tempi con Lisinac (13-10) che avvicinano pian piano al pareggio coronato dall’ace di Russell (15-15). Modena tenta di fuggire di nuovo la varietà di gioco di Zaytsev a cui risponde l’opposto avversario, Vettori, con tanto di muro a tre dal centro (19-19). Ed è sempre l’ace di Vettori a portare addirittura in vantaggio Trento (21-22), dando la carica ai suoi compagni e, in special modo, a Russell che trova l’ace successivo e indispensabile per chiudere il primo set a loro favore. Si riparte da una splendida giocata Christenson-Zaytsev e dall’ace di Holt (7-4), con Modena che continua positivamente sul servizio di Bednorz e l’errore di Kovacevic (12-8). Stavolta è Lisinac a tenere a galla i suoi (14-13), tant’è che Trento ritrova il vantaggio con l’ace di Russell (17-18). 23-20, Christenson attacca sulle difesa lunga di Russell e tutta Modena diventa compatta, prendendosi il set nonostante i due video-check chiamati da Trento. Christenson blocca subito il vantaggio Trentino nel terzo con un muro su Russell e una giocata di seconda intenzione (10-10). Si continua punto a punto, in grande equilibrio (15-15) fino ai due aces consecutivi di Bednorz (18-15). Giannelli si gioca il primo tempo con Lisinac (20-18) verso un finale di set molto acceso per un’invasione fischiata a Modena e poco digerita. Modena chiude comunque il set grazie al palleggio di Christenson che tiene in gioco una palla assai difficile. 11-8, Modena rientra in vantaggio con il doppio ace di Bednorz e lo custodisce, aiutata da una Trento meno incisiva (15-10). Modena trova così con facilità i punti restanti (17-11)e, seppur Trento cerchi di riavvicinarsi sul finale (22-20), l’attacco di Anderson e l’ace di Holt portano verso la chiusura del match.
In giornate in cui non sembra nemmeno doveroso controllare il meteo in quanto, di dubbi, ce ne sono ben pochi, fantastichiamo sulle varie ed eventuali condizioni meteorologiche in teoria possibili, anche se nei fatti poco realizzabili. Chissà domani che #meteo ci sarà?
AARON RUSSELL (ITAS TRENTINO): Russell recupera una palla all’ultimo, dove Giannelli non era riuscito a trovare l’intesa con Lisinac. Una situazione di #nebbia, dove però sono stati prontamente accesi i giusti fari.
MICAH CHRISTENSON (LEO SHOES MODENA): come un direttore d’orchestra, fa muovere tutta la prima linea trentina a suo piacimento, servendo bene la sua prima linea. Una raffica di #vento in grado di spostare oggetti e, talvolta, persone.
UROS KOVACEVIC (ITAS TRENTINO): un po’ fuori dai suoi schemi, nel primo set trova la rete del tutto inospitale, lasciando il suo pallonetto sul nastro mentre nel secondo alla rete non ci arriva nemmeno, con una battuta troppo corta. Sembra aleggi qualche sfortunata coincidenza, come una #nuvola grigia ben piazzata sulla sua testa.
MAXWELL HOLT (LEO SHOES MODENA): dalla rincorsa in avanti verso un primo tempo più che performante al tuffo nella direzione opposta per tentare un difficile recupero. In questi scatti non può che essere elettrico, un #fulmine.
LUCA VETTORI (ITAS TRENTINO): promotore del cambio di rotta trentino, prende letteralmente per mano i suoi in un primo set che sembrava già sfavorevolmente scritto. Una #tempesta, che allarme e scuote i compagni verso la ripresa di un gioco migliore.
IVAN ZAYTSEV (LEO SHOES MODENA): sarà l’aurea del capitano o chissà, sicuramente Zaytsev ha una profonda influenza sul rendimento modenese. Una grande #sole che però, quando si offusca, lascia evidenti e penetranti oscurità. Come quando si prende un cartellino giallo nel terzo set.