Volley Maschile serie A1 – Ci perdoneranno i tifosi di Trento, del colosso Trento, di una squadra che ha vinto come pochissime nella storia del volley. Ebbene, questa squadra, sicuramente di livello e senza patemi solo per una sconfitta, ha perso in casa contro Vibo Valentia, la squadra calabra griffata “Tonno Callipo” che ieri ha compiuto l’impresa. Un’impresa che a dirla tutta nessuno si aspettava.Tra le fila dei trentini mancava un certo Osmany Juantorena ma questa non può essere una scusante. Proprio no. Perchè anzitutto non lo è mai stata. In secondo luogo, Trento ha delle grandi pedine, ma Vibo è stata grande. Simone Buti ha fatto la differenza a muro e la squadra di Blengini ha dovuto aspettare un set per trovare la quadra della gara. L’impressione è che il campionato sarà equilibrato. Basta un ko interno di Trento per dirlo? Guardando alle ultime stagioni e alle numerose vittorie dei ragazzi di Stoytchev è proprio il caso di dirlo: si. Vibo ha una buona squadra, una sfilza di centrali italiani che possono alternarsi tranquillamente, un libero esperto, un pubblico meraviglioso. I miracolo non si fanno solo in Calabria mentre Trento, forse un po’ più umana, potrà ritrovare stimoli ancora maggiori di quelli dati dalla finale di campionato persa contro Macerata. E’ il caso di dirlo: buon campionato a tutti.
Simone Buti: «Per noi già vincere due set in questo palazzetto sarebbe stato un grandissimo risultato e questi tre punti sono una soddisfazione incredibile. Siamo contentissimi. Loro sono partiti molto bene nel primo set non facendo sentire l’assenza di Juantorena, poi sono calati ma noi abbiamo giocato una partita molto buona, preparata bene e a lungo. In queste settimane siamo riusciti a creare un buon gruppo e questo vuol dire molto in uno sport come la pallavolo».
Emanuele Birarelli: «Non è il caso di fare troppi drammi per queste due sconfitte consecutive – spiega il centrale marchigiano – . Per il nostro ambiente e per lo stesso spogliatoio, abituato nelle ultime stagioni a perdere davvero pochissime gare, può sembrare una situazione insolita, ma in realtà di strano c’è poco: ci può stare. La cosa che dobbiamo fare adesso è analizzare bene questo campanello d’allarme che è suonato, cercare i correttivi appropriati ma non perdere assolutamente fiducia nei nostri mezzi che sono ancora grandi. Cercando di vedere il lato positivo della situazione, va detto che il nostro, sia ieri sia sette giorni prima a Modena, non è stato tanto un problema di gioco quanto invece caratteriale. Dopo un buon primo set ci siamo sgonfiati, senza più trovare il modo per contrastare l’avversario. Sarebbe sbagliato però pronunciare ora la parola crisi; anzi: sono convinto che sia stato un bene che difficoltà come queste siano giunte prima del Mondiale anziché durante. Tutto ciò ci permetterà di chiarirci le idee per tempo e ripartire con maggiore determinazione”.
ITAS DIATEC TRENTINO – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 1-3 (25-18, 23-25, 23-25, 18-25)
ITAS DIATEC TRENTINO: Kaziyski 10, Birarelli 14, Vieira De Oliveira 3, Uchikov 3, Lanza 8, Djuric 7, Colaci (L), Stokr 11, Chrtiansky Jr 2, Bari (L), Burgsthaler. Non entrati Sintini, Valsecchi. All. Stoytchev.
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Coscione 2, Cortellazzi, Kaliberda 10, Lavia, Farina (L), Rocamora, Buti 10, Klapwijk 26, Barone 7, Urnaut 11. Non entrati Montesanti, Forni, Presta. All. Blengini. ARBITRI: Pol, Prandi. MVP: Niels Klapwijk Foto: Trabalza